Mattino presto, molto presto.
Le case sparse sul monte sono presenti con le loro luci notturne.
Una piazza con la luna, qualche finestra che si illumina.
Un uomo canticchia sotto la finestra, mentre - diligente - spazza con cura il selciato.
Si stupisce del mio saluto e continua nel suo lavoro.
Poi prende il carretto, alza la scopa come una bandiera
e sparisce dietro l'angolo.
La piazza resta un po' più vuota... Il bar è ancora chiuso.
Fra poco profumo di brioches, gente che chiacchiera.
E io posso stendere i panni nella corte, con la carrucola,
tra le mura dell'antica torre.
Questo è tornare alla vita.