sabato 7 dicembre 2013

PENSIERO ad alta voce PER I LETTORI


Il confine tra racconto, diario, post, blog, pensieri ad alta voce, lettere a un amico ... è davvero labile. 

Ho iniziato questo blog per raccontare ai miei nipoti (e con loro ai giovani quarantenni e ai bambini di ogni età) quello che ho scoperto, visto, fatto, letto, sperimentato, ascoltato, assaggiato, annusato nella mia variegata esperienza con le persone di ogni età, nei luoghi dove ho vissuto, dove ho lavorato, dove ho gioito, dove ho sofferto, dove ho imparato.

Perché "temo" una società che rischia di dimenticare il nostro essere "persone" fatte di mente-mani-cuore. Perché "desidero visceralmente"  quello che ho scritto un paio di anni fa:


Sogno un bambino - una bambina
che senta la vostra e la nostra
felicità nell'accoglierlo;

che guardi la vita con stupore
che sappia dire grazie
e aiutarci a rallentare i tempi
per scoprire il mondo come 
lo scopre lei, o lui.

Sogno un bambino - una bambina
che sappia ancora giocare,
che ami le filastrocche,
che prima o poi si incuriosisca
tenendo in mano una penna
e un pennino.

Che trovi dei grandi che sappiano
essere grandi e lo aiutino - la aiutino
a essere bambino - bambina
sentendosi in diritto di esserlo;
sapendo di poter avere paura
perchè qualcuno sa rassicurare;
sentendo di poter crescere
perchè qualcuno lascia che succeda.

Sogno un bambino - una bambina
che ami la musica, il teatro,
il cibo, i libri, l'arte;
la medicina, il cinema, i fiori,
i prati e le montagne,
la poesia e il mare.

Pavia, Napoli, la Sicilia
e anche Sesto San Giovanni
e il mondo intero.

Che sia felice
e che viva davvero,
intensamente.

Zia Popa


Mi scuso quindi per il taglio a volte un po' troppo intimistico e confidenziale, che dà per scontata più di una informazione. Cerco di riparare con una "legenda" rigorosamente autobiografica e intenzionalmente "non casuale" : i nomi insomma sono tutti veri!


  • Nonna Pina è mia madre (figlia della nonna Maria e del nonno Nino)
  • Nonno Aurelio mio padre (figlio della nonna Ida e del nonno Carlo)


Sono l'ultima di 4 fratelli:

  • Alida è mia sorella (o meglio la mia Slole, come la chiamavo quando ero piccola)
  • Gabriele e Chico i miei fratelli (quelli che mi facevano i dispetti approfittando delle mie paure)
  • Zia Tuci, la zia che mi ha "adottato" per anni, tutte le volte che mamma e papà erano impegnati
  • Zia Dede, la zia che ha vissuto una ventina d'anni con noi dopo essersene sciroppati una trentina in ospedale psichiatrico (allora non andavano troppo per il sottile)

... ... ...

I miei nipoti Giancarlo, Michele, Marcello, Maura, Ivana, Silvia (rigorosamente in ordine di nascita!) e i nipotini/nipotine già nati Simone, Rebecca, Leonardo, Francesca e Francesco (oltre a quelli che nasceranno) sono quelli a cui dedico questo blog...

Cercando con questo di sopperire alla mia lunga "trasferta" toscana lontano dalla famiglia d'origine ... e augurandomi da adesso in poi una frequentazione "reale"  oltreché virtuale, perché le occasioni mancate non ce le restituisce nessuno!

La ZIA POPA sono ovviamente io.
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N.B.
GRAZIE (tutto alto) a Paolo, mio compagno di viaggio, di vita e di lavoro, che mi ha "provocato" questa riflessione all'inizio di un nuovo corso di vita.