La nonna Maria era un mago di precisione e di velocità nel far l'uncinetto e nel muovere quelle sue mani rugose a far pasta, gnocchi e ravioli.
questo però l'ho fatto io in questi giorni, quando ho scelto tra la tastiera e l'usar le mani |
Classe 1884, quand'io ero piccola aveva giusto 70 anni ma me la ricordo come "una vera nonna": crocchia argentata, neanche un dente, abiti lunghi rigorosamente grigi, sempre un po' dimessa. Si vantava solo quando la zia Tuci le metteva un foulard colorato al collo!
Poi ci vedeva benissimo: leggeva tutti i giorni il giornale da far invidia. Mai messo un paio di occhiali in vita sua. A 85 anni infilava l'ago con mano ferma e gesto unico.
Un po' di rapporto ci sarà tra tutti 'sti bambini occhialuti già a 6 anni e la crescente dis-manualità che caratterizza oggi i primi anni di vita!
Io - se faccio qualcosa con le mani - riesco a essere più attenta a quello che mi vien detto, riesco ad ascoltare la radio o a seguire meglio un programma alla tv. Ma chi mi sta vicino crede che io sia inquieta e che non sia capace di "star ferma": e invece è proprio un mio modo per attivare il cervello!
Muovendo la mano destra sveglio l'emisfero sinistro e muovendo la mano sinistra sveglio l'emisfero destro. Muovendole insieme... Zac! si svegliano tutti e due: lucidità e intuito, entusiasmo e precisione, rigore e fantasia. Il massimo!
Ecco qua la mia prova-gnocchi: sarà meglio li faccia più spesso! Magari diventano buoni come quelli della nonna Maria e io divento più intelligente... |