sabato 5 luglio 2014

COME IL MONDO É DISEGNATO, dentro di te



"C'è un posto fermo e uno animato chissà dov'è, per come il mondo è disegnato dentro di te."


Oggi, riascoltando questa canzone, ho avuto la netta percezione che alcuni versi rendessero esattamente il senso di quel che vado insegnando nei miei corsi di formazione da quindici anni a 'sta parte.


É bella l'immagine di "come il mondo è disegnato dentro", di come in qualcuno prevalga il gusto di "vedere" o il "sentire" le piccole cose e in altri arrivi prima l'idea dell'insieme, la struttura, lo schema generale; di come il nostro "essere nati così" sia per qualcuno sostenuto dall'educazione ricevuta da genitori o insegnanti con gli stessi stili di apprendimento mentre per altri lo scontro tra "come siamo" e come "ci vorrebbero" può segnare tutta una vita.

... Soprattutto quando siamo noi i primi a non saper scegliere al momento giusto tra il "posto fermo" e "quello animato"...



Questo mondo "disegnato dentro" lo zio Paolo lo aveva "visto" così qualche anno fa:


a volte "allineati e coperti"

a volte "scombinati"







Insomma:  noi siamo progettati sia per andare in quinta con disinvoltura, quando l'autostrada è libera e la potenza della nostra macchina ce lo permette, sia per andare in prima o in seconda quando si presenta un pericolo o quando la strada è sterrata.


E invece tante volte... ci sentiamo imballati e tesi sull'autostrada e poi pretendiamo di recuperare il tempo accelerando sulla strada sterrata e magari in salita.


Qualche volta - quando siamo particolarmente stanchi o stressati (e molti ragazzini di oggi lo sono già alle 8 di mattina, grazie al bombardamento elettromagnetico dei nostri ambienti di vita inquinati da batterie, telecomandi e onde di ogni tipo) - facciamo fatica a radunare occhiali, chiavi e telefono per uscire di casa oppure al contrario raffazzoniamo le prime cose che ci vengono sotto mano e le cacciamo nella borsa in modo automatico, col rischio di portarci via anche un sacco di altre cose inutili.


Il bello di quel che insegno (così finalmente anche voi riuscite a farvi un'idea di quel che fa adesso vostra zia!) è che c'è un modo naturale, immediato e pure piacevole per  



ed essere liberi di "scegliere"
quando essere in un modo e quando in un altro.

E questo ci semplifica molto ma molto la vita di tutti i giorni!




Grazie allora alle parole di Giorgio Faletti,
purtroppo scomparso da pochi giorni,
e alla fantasia musicale di Angelo Branduardi,
che in questa "Piccola canzone dei contrari"
ci riportano con tanta leggerezza al variopinto disegno del nostro mondo interiore.



C'è un posto bianco e un posto nero, chissà dov'è
per ogni volo di pensiero dentro di te.

C'è un posto alto e un posto basso, chissà dov'è
per un violino e un contrabbasso dentro di te.
C'è un posto lepre e uno lumaca, chissà dov'è
se scappi o dormi sull'amaca dentro di te.
E un posto dove ci son io.


C'è un posto uovo e uno gallina, chissà dov'è
se non sai chi sia nato prima dentro di te.
C'è un posto in pace e un posto in guerra, chissà dov'è
in piedi o tutti giù per terra dentro di te.
C'è un posto sano e uno malato, chissà dov'è
e che il secondo sia passato dentro di te.
E un posto dove ci son io,
che cerco un posto tutto mio lì di fianco a te.


C'è un posto vino e un posto pane, chissà dov'è
per quando hai sete oppure hai fame dentro di te.
C'è un posto verde e un posto rosso, chissà dov'è
per quel che resta e quel che passa dentro di te.
C'è un posto vero e uno bugiardo, chissà dov'è
per quando va la gatta al lardo dentro di te.
E un posto dove ci son io


C'è un posto tutto e un posto nulla, chissà dov'è
per una donna e una fanciulla dentro di te.
C'è un posto bello e un posto brutto, chissà dov'è.
Non sempre si può avere tutto dentro di te.
C'è un posto fermo e uno animato chissà dov'è
per come il mondo è disegnato dentro di te.


E un posto dove ci son io
che cerco un posto tutto mio lì di fianco a te.
E un posto dove ci son io
che cerco un posto tutto mio lì di fianco a te.
E un posto dove ci son io
che cerco un posto tutto mio lì di fianco a te. 


"Piccola canzone dei contrari"
(G. Faletti - A. Branduardi)